giuseppe sanalitro |
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| Eccomi! E ribadisco la mia preferenza per "Notte ad Harlem". Ad ogni ascolto mi ritrovo in nuove strade, sotto lampioni diversi, ponti, marciapiedi, esseri di passaggio e cieli in continue evcoluzioni. E chissà cos'altro partorito dalla mia fantasia in cammino costante... Non che un bacio non sia qualcosa di sempre magico e cangiante, anzi, ma se una notte può contenere facilmente anche dei baci, un bacio difficilmente contiene una notte di baci. E chissà perchè la coincidenza vuole che io abbia sempre immaginato "Il bacio" di Klimt scambiato delicatissimamente di notte. N.B. Siamo nuovamente en pair
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