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--lauretta--
view post Posted on 11/7/2007, 21:35




CITAZIONE (Enrico il Pentolaio @ 11/7/2007, 13:05)
Hai mai provato a leggere a mente uno spartito?
Comunque è tutta questione d'esperienza.

:hello:

ma indendi leggere lo spartito di qualcosa che non conosco?
cmq non credo di riuscirci! :P perchè anche se leggo Mi..in testa il Mi non esce! non so se mispiego... no credo proprio di non riuscirci.. almeno per ora! :)

mattia scusa Giovanni compone a tavolino ma mica manca di cuore ed espressione! così come altri compositori.. forse stiamo parlando di due cose diverse :unsure:
 
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Enrico il Pentolaio
view post Posted on 11/7/2007, 21:54




CITAZIONE (--lauretta-- @ 11/7/2007, 22:35)
ma indendi leggere lo spartito di qualcosa che non conosco?
cmq non credo di riuscirci! :P perchè anche se leggo Mi..in testa il Mi non esce! non so se mispiego... no credo proprio di non riuscirci.. almeno per ora! :)

Come ho detto, è questione di esperienza. Anche se in testa non ti "esce il mi", dovresti comunque essere in grado di riconoscere gli intervalli fra le note presenti nello spartito così da farti un'idea più o meno o precisa della musica scritta. Hai mai studiato solfeggio cantato? A me ha aiutato tantissimo.

:hello:




CITAZIONE (MattiaTK @ 11/7/2007, 19:26)
Credo che basandosi sugli accordi si possa fare.

Affermazione piuttosto semplicistica. Cosa intendi per "accordo"? Qualsiasi musica, indifferentemente dal modo in cui è stata composta, presenta la propria successione di armonie, ergo praticamente tutto puo' essere ridotto ad una serie di quadriadi o triadi.

CITAZIONE
Resta il fatto che qualcosa di scritto "a tavolino" manca di cuore ed espressione.

Con tutto il rispetto, è bene non rispondere se non si conosce un minimo la materia. E sia ben chiaro, io sono tutto fuorchè un esperto. ;)

:hello:


 
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teodora32
view post Posted on 11/7/2007, 21:54




ehhhhh, questi strumentisti!!!!!un po' di Goitre vi farebbe un gran bene.....
:P
 
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--lauretta--
view post Posted on 11/7/2007, 21:58




io sono ancora agli inizi prendo lezionidi piano da 4 mesi.. ancora non ho fatto solfeggio e non so ancora bene cosa mi voglia far fare il mio maestro... :huh: cmq magari ad ottobre quando riprendo glielo propongo..
sta di fatto che la composizione "a mente" per me resta ancora un mistero!!! -_-
cmq ora vedo aleggermi uno spartito! :P

graziegrazie!! :)
 
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Enrico il Pentolaio
view post Posted on 11/7/2007, 22:11




CITAZIONE (--lauretta-- @ 11/7/2007, 22:58)
io sono ancora agli inizi prendo lezionidi piano da 4 mesi.. ancora non ho fatto solfeggio e non so ancora bene cosa mi voglia far fare il mio maestro... :huh: cmq magari ad ottobre quando riprendo glielo propongo..
sta di fatto che la composizione "a mente" per me resta ancora un mistero!!! -_-
cmq ora vedo aleggermi uno spartito! :P

graziegrazie!! :)

Potresti cominciare ascoltando un pezzo e leggendo contemporaneamente lo spartito. Magari è un po' prematuro, ma io focalizzerei l'attenzione sulle sonate per pianoforte di Beethoven.

:hello:


CITAZIONE (teodora32 @ 11/7/2007, 22:54)
ehhhhh, questi strumentisti!!!!!un po' di Goitre vi farebbe un gran bene.....
:P

Uhm... vedo che il tale Roberto Goitre si occupò di didattica musicale. Cosa ne dovrei ricavare? :rolleyes:
http://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Goitre

:hello:
 
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teodora32
view post Posted on 11/7/2007, 22:53




una buona parte di cantanti, imparano a intonare col sistema cosidetto del "do mobile", mai sentito nominare?
Goitre l'ha elaborato sulla scia dei metodi utilizzati in Ungheria da Kodàly, che li aveva presi da Curwen e ancora prima da Guido d'Arezzo....
in pratica qualsiasi brano può essere cantato nella scala di do maggiore semplicemente "spostando" il do e leggendo in relazione le altre note, in sostanza viene chiamata "do" la tonica di qualsiasi tonalità.

per esemipio se un brano presenta un fa diesis in chiave, io intonerò il sol chiamandolo do e leggerò tutte le altre note in relazione.
ciò che bisogna imparare bene sono gli intervalli fra le note nella scala di do maggiore e il gioco è fatto! (beh...insomma, ci vuole un bel po' di esercizio...)

La spiegazione fa schifo, ma provare per credere!

;)

 
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MattiaTK
view post Posted on 12/7/2007, 08:07




CITAZIONE (--lauretta-- @ 11/7/2007, 22:35)
mattia scusa Giovanni compone a tavolino ma mica manca di cuore ed espressione! così come altri compositori.. forse stiamo parlando di due cose diverse :unsure:

Si, ma Giovanni ha l'orecchio assoluto.
A quanto dice lui gli arrivano in testa le melodie, poi elabora le partiture con l'accompagnamento. Non crea un brano di punto in bianco scrivendo su di uno spartito senza avere nessuna idea.
 
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MattiaTK
view post Posted on 12/7/2007, 08:34




CITAZIONE (Enrico il Pentolaio @ 11/7/2007, 22:54)
CITAZIONE
Resta il fatto che qualcosa di scritto "a tavolino" manca di cuore ed espressione.

Con tutto il rispetto, è bene non rispondere se non si conosce un minimo la materia. E sia ben chiaro, io sono tutto fuorchè un esperto.

Io ho detto il mio parere. Se poi pensi che quello che ho scritto sia una cavolata assurda (cosa possibilissima, non lo metto in dubbio) spiegami perchè!
 
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fabiomancini
view post Posted on 12/7/2007, 09:34




visto che ci sono scrivo anch'io la mia....

per me comporre è venuto istintivo da subito, cioè da poco dopo aver cominciato a studiare pianoforte, cioè dai 12-13 anni. E ho sempre scritto tutto, perchè ho una pessima memoria e potrei dimenticarmi il pomeriggio un'idea avuta al mattino.... infatti moltissime cose sono andate perse, ma non importa. Certo i primi brani lasciano alquanto a desiderare e non li ho mai utilizzati se non per me stesso all'epoca in cui li ho "composti", mi davano sicuramente tanta soddisfazione ed energia.

Ultimamente lo scrivere musica è una esigenza fortissima, senza la quale non potrei mai stare, è qualcosa che mi riempie la vita... e ancora adesso scrivo tutto.

Una cosa fondamentale per me è sempre stato improvvisare, da li nascono tantissime idee e si trova tantissima ispirazione. Per improvvisare intento l'improvvisazione completamente libera, alla Jarret per intenderci, ovviamente in tutti gli stili che uno vuole. E' una cosa che richiede tantissimo tempo e pazienza, a volte sembra di girare a vuoto ma non fa niente bisogna insistere e andare avanti. E poi ogni tanto registrarsi e riascoltarsi, serve non solo a focalizzare le idee migliori, ma anche a fare autocritica e imparare da se stessi, dentro ognuno di noi c'è tantissimo e bisogna tirarlo fuori e confrontarcisi.

Proprio con questo metodo sono nati molti miei pezzi, tipo "valzer" che è stato completamente improvvisato, registrato e messo un pochino a posto, oppure "Someone in Heaven" che è nato una sera mentre pensavo a mio padre con nostalgia (purtroppo è morto 6 anni fa, ed era il mio primo sostenitore musicale, devo a lui il mio amore per la musica), oppure l'ultimissimo brano "Secret world" che finirà come brano di chiusura del mio prossimo CD, che ho improvvisato pensando al mio futuro bambino/a che è ancora nella pancia di mia moglie di fatto ma che sono convinto possa già sentirlo....

altri brani sono stati creati in più riprese ruotando intorno ad una idea improvvisata ma elaborata nel tempo, fino a trovare la sua forma definitiva, altri ricalcano più uno stile jazzistico, per cui dopo l'esposizione del pezzo improvviso sulla progressione di accordi del brano, ma queste improvvisazioni vengono filtrate e fissate, fino a diventare parte integrante del pezzo stesso; ovviamente cambiamenti in fase di esecuzione sono sempre possibili, anzi direi necessari per dare vita ai brani....

non mancano anche i pezzi costruiti "a tavolino" per così dire, che non vuol dire che non vengano affatto suonati, ma che sono costruiti nota dopo nota con la ragione più che con il sentimento, utilizzando però sempre il cuore!

Schumman diceva sempre che per lui "la prima stesura di un brano è sempre la migliore, perchè dettata dal sentimento", Beethoven invece asseriva che "la versione migliore di una composizione è quella finale, dopo un lavoro di perfezionamento che la porta ad essere veramente finita"... chi dei 2 ha ragione? per me entrambi, dipende dal pezzo che si sta scrivendo.

Tornando a Giovanni e alle sue composizioni pensate prima di suonarle, questo non è comporre a tavolino, è comporre con la mente avendo una padronanza assoluta del mezzo musicale; quello che si diceva sulla lettura dalla carta di una partitura sconosciuta calza a pennello!!!

Caspita, ma quanto ho scritto? spero di non avevri annoiato!!!!!

ciao a tutti, Fabio

p.s. io per scrivere i pezzi uso Sibelius e lo consiglio a tutti; ho usato finale, encore, notator, e molti altri, per cui ho fatto molti confronti.
 
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view post Posted on 12/7/2007, 12:08
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"...dita, concentrazione, abbandono, vita vissuta e tanta tanta passione!!"

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fabio.....sono rimasta assolutamente incantata dal tuo intervento....
incantata e affascinata da ciò che ci hai descritto e raccontato..... :rolleyes:

grazie!! sono davvero felice che tu sia approdato qua e....mi raccomando!!! raccontaci ancora.... :) personalmente non mi annoierò mai!!! :D

ciao ciao,

elisa
 
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MattiaTK
view post Posted on 12/7/2007, 12:13




Ottima spiegazione! Grazie davvero!
Se vuoi puoi scrivere anche di più, è sempre un piacere poter leggere ed imparare.

Approposito, ti ho aggiuto nel myspace!
 
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pianofortissimo
view post Posted on 13/7/2007, 12:57




Grazie Fabio i tuoi commenti sono interessantissimi
Visto che compongo anche io posto qui un articolo sul mio primo cd composto di 4 brani
Concordo in molte cose che ha detto Fabio, e soprattutto sul fatto che la musica ha una sua origine interiore, nel mio caso è la melodia, poi ci vuole la preparazione musicale il proprio background influisce sicuramente ma prima o poi si arriva perlomeno a qualcosa di personale anche nei brani che ricordano altri autori e questa è una grande soddisfazione :)

Io per esempio spesso mi trovo a riflettere se voglio una parte del brano passionale aumento l'uso del fortissimo ad esempio
la calma e la dolcezza in essenza d'amore la esprimo con il piano..altro esempio

Ma ogni brano secondo me ha una sua storia può venire di getto e poi appena appena aggiustato altre volte invece come diceva Beethoven ci sono delle partiture che vengono ritoccate in continuazione.

Con orgoglio vi posto l'articolo del giornale locale "la Riviera"
image
Shot at 2007-07-13

 
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*spring
view post Posted on 13/7/2007, 13:07




Diegooooooooooooo avevo ragione o no a dirti che è un bellissimo articolo??????
 
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view post Posted on 13/7/2007, 13:10

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waaaaaaaa che meraviglia diego *_*!sarai super felice :wub:
complimentiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii :) :) :)
 
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view post Posted on 13/7/2007, 22:39

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Diego,che bello,sono felicissimo per te!
Spero cje questo articolo ti porti anche un pò di fortuna,lavorativa e non... :)
BRAVO DIEGOOOOO
 
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