Come avete scoperto il piano..., ....o altri strumenti?!

Che dire.... Ogni storia è unica e straordinaria...... Come tutti voi......
E' una fortuna che ci sia Allevi, non solo per la sua Musica, ma anche per averci dato l'occasione di incontrarci....

P.S.
x La Toghina
Mi interesserebbe sapere cosa pensi riguardo le "2 metà" sulle quali sei "Completamente d'accordo a metà!!!"

Angelo, hai colto perfettamente nel segno...
A volte mi dà letteralmente le vertigini sentire che i coristi stanno eseguendo esattamente ciò che io sto chiedendo loro. Sono i consapevoli strumenti della mia interpretazione.
Trovo straordinario che non un oggetto, bensì delle persone si lascino guidare così, annullino la loro volontà e si fidino di farsi condurre dalle mie mani e dal mio sguardo. Un accordo pieno e perfetto tenuto a discrezione del direttore da 20-25 persone può provocare una vera ebbrezza. Mi è capitato di avere la pelle d'oca mentre dirigevo e pure di commuovermi.
Putroppo non succede spesso, primo perché dirigo un coro amatoriale, secondo perché io stessa se sapessi insegnare meglio potrei ottenere di più. In questo momento sento però più i miei limiti rispetto ai loro, perché quando il gruppo ha buona volontà si può comunque arrivare ad eseguire brani gustosi. Per arrivarci però ci vuole infinita pazienza, moltissima dedizione, molti esercizi di tecnica vocale (per migliorare la qualità del suono prodotto) e...capacità di imporsi, si perché il coro non è un'istituzione democratica: uno comanda, gli altri eseguono, ma i galloni vanno guadagnati sul campo, spiegando il perché di certe scelte e sapendo rispondere con cognizione di causa a tutte le possibili domande o dubbi ecc...

Allora ti ho fatto un po' innamorare dei cori??

eh barbara cara....sai che in me trovi e troverai sempre un complice per quanto riguarda il coro...benchè i nostri siano cori un po' tanto diversi...ma sempre di cantare insieme si tratta!

che belle le esperienze di questo tipo...l'avvicinarsi alla musica è sempre un passaggio così graduale e a volte troppo naturale che non ci si ferma spesso a pensare a come si è entrati in possesso della stessa...ed è bello ricordarselo su un forum...e condividerlo!

per me è come cercare di ricordare il mio primo respiro...come la musica sia entrata nella testa chi se lo ricorda...come si fa a capire perchè i bambini, anche se minuscoli, rimangono increduli ed incantati nell'ascoltare delle note...e capiscono che immediatamente che parlare lo si può fare anche stando seri ma cantare lo si può fare solo col sorriso!

il pianoforte...tanto tardi lo scopersi...
ultimo di 4 fratelli scout....casa piena di chitarre ma non osavo toccarne nemmeno una! mi sembrava così fragile e mi sembrava così magico mio fratello più grande quando la prendeva e, nonostante fosse cosa assai delicata, sapeva come trattarla e come farne uscire un suono dolcissimo...e sapeva come avvicinarsi ai limiti della delicatezza e della "violenza"...la padroneggiava e io ero estasiato e non riuscivo a chiedergli di insegnarmi...
eppure mi sembrava così facile..."lo posso fare anche da solo!".
e questa è stata la mia legge fino al 13 gennaio 2000!

quando i miei fratelli uscivano (soprattutto quello grande che era il possessore delle chitarre) io rubavo una chitarra e cercavo di scimmiottare quello che gli avevo visto fare...a volte mi sedevo sul suo letto a guardare la posizione delle dita e a cercarle di memorizzare facendo finta di essere interessato a quello che suonava...volevo avidamente fare miei queglia ccordi!!!
e così, prova che ti riprova, mio fratello un giorno mi becca davanti ad uno stereo a cercare di imparare l'arpeggio di stairway to haven dalla cassetta...così ha iniziato ad insegnarmi tutto quello che sapeva (autodidatta pure lui non è che sappia moltissimo...ma per me andava più che bene!).

ovviamente, entrato pure io negli scout, la chitarra è diventata un'arma e uno scudo importantissimi...la chitarra era una spada e chi non ci credeva era un pirata!
poi verso la quinta elementare ho iniziato a sentire beethoven...e a comprare dei fascicoli che davano in edicola sulla musica classica...i miei, come i genitori di dora, non sono musicisti ma grandi sportivi...giocavo tanto a calcio e facevo atletica ma non avevano capito fino in fondo la mia passione per la musica...tra le elementari e le medie inizio ad incuriosirmi al pianoforte...niente pianoforti in casa qualche tastierina imbarazzante..."non puoi prendere lezioni se non abbiamo un pianoforte"..sempre mio fratello grande si era comprato una tastiera 5 ottave stupidissima ma coi tasti grandi quasi come quelli di un piano vero...così inizio di nuovo l'avventura: mio fratello grande stava iniziando a mettere su il coro, e per scrviere spartiti aveva un programma sul computer che aveva un sacco di midi di pezzi per pianoforte...così mi metto lì e nota per nota ascolto e riporto sulla tastiera e senza accorgermene imparo a leggere la musica...e un giorno faccio sentire a mio fratello grande alla turca di mozart...allora lui (che non sapeva suonare il pianoforte se non gli accordi e qualche cosina sparsa qua e là) mi porta da una sua amica che faceva il conservatorio la quale mi fa suonare sul suo pianoforte mezzacoda...le faccio tutto il mio repertorio...(erano tipo 3 o 4 pezzettini...nemmeno completi!ahahah).

dice che sono portato e che mi darebbe volentieri lezioni...ma che ho bisogno di un pianoforte vero...
triste e smunto ma non arreso continuo sulla tastiera e cerco di imparare più pezzi possibile...passavo giornate a trascrivere sul programmino del pc gli spartiti che mi compravo per poi sentirli e impararli ascoltando...
poi nel 1999 accade il miracolo! a ventimiglia, in un mercatino dell'usato, trovo con mio padre un clavinova vecchio ma in buonostato...prezzo ottimale...enormi vantaggi soprattuto di trasporto e per le orecchie dei miei parenti e vicini di casa...e l'affare è fatto!
nel 2000, il 13 di gennaio, mentre nevicava, mi son recato alla mia prima lezione di pianoforte dall'amica di mio fratellogrande...
e da lì...la musica è diventata ufficialmente parte della mia vita...come una ragazza che corteggio e con cui magari mi frequento pure, ma che non posso dire sia la mia fidanzata...quel 13 di gennaio è stato un po' come il primo bacio di una lunga storia d'amore...amore che avevo in segreto covato per anni ma che non sapevo come e quando e se sarebbe mai stato ricambiato...

nel frattempo a 15 anni sono entrato nel coro di mio fratello grande...nel 98...e subito sono stato infilato nei bassi ed ero anche il più basso (ehm...basso di voce!!!) dei bassi che avevano 10 anni più di me...spinto da questa particolarità, mi son sentito importante e il coro non è mai stato solo un hobby...mi sono appassionato, mi piaceva l'idea di queste voci che sembrano casuali, quattro conazoni diverse, che in realtà sono quattro aspetti della stessa canzone...vedere come le varie voci prendevano la nota d'inizio come tante candele che si avvicinano ad un grnade cero e poi si allontanano accese della stessa luce...
e così...eccomi in conservatorio a fare composizione (perchè per il pianoforte è troppo tardi iniziare a 16/17 anni a suonarlo seriamente...)per capire i segreti di quelle quattro voci...di quelle mille fiammelle musicali...e a fare vicemaestro del coro insieme al mio fratellogrande...

grazie fratello grande...

spero di non avervi annoiato...quante cose vorrei raccontarvi ancora...ma soprattutto quante cose vorrei mi raccontaste voi!!! scrivete scrivete scrivete!!!

un abbraccio

Matt

Edited by Shroeder - 3/4/2008, 17:16

Che bei racconti ragazzi, veramente bellissimi... Tutte queste esperienze nei cori mi hanno fatto pensare alla mia.. Anche io ho iniziato a cantare in un coro e volevo tanto farlo, ma ero soprattutto ambita perchè suonavo l'organo che, ad essere sinceri, suonavano veramente in pochi. E per questo devo ringraziare il mio parroco perchè prese un insegnante di organo per me e per un'altra ragazza che aveva imparato a suonare la tastiera da autodidatta; lei, paradossalmente, era molto più avvantaggiata di me perchè la tastiera assomiglia molto di più all'organo come modo di suonare.. Invece, l'insegnante mi bacchettava sempre perchè soprattutto inizialmente suonavo l'organo come il pianoforte e cioè pigiando forte i tasti e non accompagnadoli.. Per non parlare degli accordi.. Una tragedia!! Saltellavo a destra e sinistra sulla tastiera dell'organo!! La cosa più strana è stata imparare ad usare i pedali.. L'organo ha un suono bellissimo, magico..
Però quello era il mio periodo no del pianoforte e quindi non volevo suonare neanche l'organo e poi avevo imparato a suonare la chitarra e volevo suonare quella.. Adesso invece avrei proprio voglia di suonare l'organo, soprattutto Bach (che quando studiavo pianoforte odiavo, ora lo sto pian piano riscoprendo), meno male che ho sempre il mio pianoforte in casa!

Matteo grazie per aver condiviso con noi la tua bella storia.

Noi non ci conosciamo ancora direttamente ma ti stringo la mano e ti auguro un futuro da compositore.

Ehi Matt!!!
sono felice di ricommentarti di nuovo dopo tanto tempo!!
Ovvio che condivido umanamente molte delle cose che hai scritto, ma mi piace sottolineare qualche passaggio


Capisco questo incanto, che non è forse il forte e folgorante impatto di tante storie sentite qui e altrove, ma una cosa naturale e serena. E l'osservazione sul sorriso è vera letteralmente. Lo dico sempre anche ai miei coristi, se ridono il suono esce meglio per come si imposta la bocca e perché saranno cmq più rilassati!!



Sport e musica sono la base della paideia greca...ci sarà un motivo se questo connubio era considerato un efficace modello educativo anche nella Grecia del V secolo a.C...


bello bello bello, e qui viene fuori tutto il romanticone che c'è in te!!



L'immagine delle candele mi è piaciuta e rende bene e acc!! bisogna che io colmi la lacuna del conservatorio senno non siamo pari!!

un bacione
Barbara


P.S. Ah Matt!!! Ti sei mai chiesto perché nel corso di Composizione gli esami di compimento inferiore e medio si fanno al 4° e al 7° anno, diversamente da quanto avviene negli altri corsi decennali? Per evitare quinte e ottave.

Edited by teodora32 - 3/4/2008, 20:57

7 febbraio 1976. E' il giorno del mio quinto compleanno, sono nella casa dei miei nonni materni e tutti mi regalano dolcetti e giocattolini (un centesimo di quelli che un bambino riceve oggi, ma sembravano oro ai miei occhi... ).

Mio nonno, dolce con i suoi nipotini ma serio e sempre con la cravatta in ogni momento della giornata , mi chiama nel suo studio, mi fa accomodare sopra l'alto sgabello del pianoforte.

Chiude la porta e in modo serio mi dice che faremo la prima lezione di piano. Mi consegna un quaderno con scritto "Chico - lezioni di pianoforte".
dovrei essere preoccupato? Per fortuna ho visto il volto contento di mia mamma prima di entrare nello studio. o
Inizia così una bellissima avventura, fatta di anni di noiosi studi con una lezione ogni settimana (e le pagelle del nonno! solo con un buon voto potevo comprare le figurine dei calciatori...), le prime soddisfazioni alle feste della scuola ed ai compleanni degli amici. Poi lo stop da adolescente, poi la ripresa sotto forma di tastiera (rock band) e organo (musica sacra). E le tante sere passate a suonare da solo o accompagnando le canzoni con gli amici e qualche chitarra.

fino ad arrivare agli ultimi anni..... ma sarebbe troppo lungo e si va fuori tema.

la prima volta non si scorda mai...

Edited by *illa - 11/4/2008, 22:35

illa che dolce che sei!!!!!!!!!!!

dolcissima questa foto Illa

...piccola illa!!!!

Illa, che dolce che sei...!