Quando sarò una pianista affermata e concederò le mie numerose interviste (ovviamente tutto questo nella mia fantasia
) alla domanda:
"Si ricorda la prima volta che che suonato su un pianoforte?"
risponderò:
"Certo! Fu.. IN UN NEGOZIO DI ALIMENTARI!"
ahahahaah
Eh sì, nonostante abbia preso lezioni da un annetto non avevo ancora avuto alcun contatto ravvicinato con un pianoforte acustico (sia a casa che a lezione suono un digitale).
qualche giorno fa l'evento...
(tutto da ridere)
Entro con mia mamma in un negozio di alimentari biologici, butto lo sguardo tra gli scaffali e a sinistra vedo una porta a vetri aperta che da su una stanza che mi pare vuota, proseguo lungo la corsia ma mi accorgo subito che là dentro c'è un pianoforte verticale!!!!!
a voce alta dico: "e questo?! cosa ci fa qua??" sorrido davanti a quella "visione" ,anche se sono distante si nota che è vecchio e mal concio, ma io già mi immagino seduta su quello sgabello tondo a schiacciare i tasti
non ho idea di cosa, ma se quel piano è lì non è certo per caso! devo approfittarne!!!!
Così, con la complicità di mia mamma che conosce la propriotaria del negozio e approfittando del fatto he la signora ci ha detto che lo deve vendere mia mamma mi fa: - "ah.. laura perchè non vai a dargli un'occhiata?" - " signora, posso vederlo da vicino" - "si si certo!".
a costo di copiare una frase a tutti nota... mi sono fiondata!
la signora cercava di starmi dietro ma io stavo già facendo il giro degli scaffali per tornare in quella stanza.. chi se ne importa se è scordato o gli mancano dei tasti! sto per mettere le mani su un piano veroooo!!!
la signara riesce a raggiungermi ed e lei ed aprire il coperchio e togliere il copritasti.. "ecco qua.."- " geazie"
sono felice, leggo la marca ma non me la ricordo, è nero vecchio e graffiato, ho solo due pedali, sono ancora in piedi e inizio a schiacciare qualche tasto, ho fatto vibrare le mie prime corde...
sento letteralmente la vibrazione sotto il polpastrello, poggio la mano sul fianco della cassa e mi avvicino tendendo l'orecchio, premo i tasti e da là dietro le corde mi rispondono, tutto il legno vibra
Mi siedo, provo il pedale di risonanza con qualche tasto, strano.. mi sembrano piccoli
cmq vado.. attacco con una cosuccia che mi sono invantata qualche tempo fa, le mani tramano per l'emozione, sento le voci dei clienti che entrano ma continuo, sento la diversa meccanica della tastiera ma spoprattutto finalmente sento la voce di un piano vivo, la sua voce.. continuo a suonare, ogni nota stonata è una gioia perchè per me in quel mopmento è segno della personalità di quel pianoforte. Sento le note vibrare e travolgermi.
Un fa naturale tende ad incastrarsi, le corde registro basso sono telmente scordate che io perdo il filo del mio piccolo pezzo mi perdo non so più come continua....
riprendo a schiacciare tasti a caso.. un guppo di note centrali continua a risuonare anche se rilascio il tasto... quanti difetti.. CHE MERAVIGLIA!
penso a quello che stavo suonando a casa il pomeriggio, Einaudi (
) vado con quello ma non ricordo che battute a random, poi il ritornello di Per Elisa, almeno quello dai..e poi... la prima riga di "Come sei veramente"
ritorno sul mio piccolo pezzo, continuo a perdermi nello stesso punto ma vado avanti, concludo...
Tra una cosa e l'altra sarò rimasta 5 minuti, il pianoforte era ridotto veramente male ma... ero felicissima!!!
Il piano era dell'ex marito della propriotaria del negozio... a mia mamma ha detto... "Suona meglio di mio marito!"
ahahah vabbè.... posso capire il motivo!