qualche giorno ho ricevuto un invito da una persona a cui non riesco a dire di no e così ho passato la serata di ieri in auditorium
forse dovrei aspettare qualche giorno per scrivere questo resoconto, dovrei riflettere a lungo sulle parole da usare, dovrei scandagliare la memoria per raccontare tutto con precisione ma purtroppo nei prossimi giorni non credo di potermi collegare quindi mi butto e scrivo di getto, sapendo che sarò imprecisa e incoerente.
lo show si apre con le immagini di Aria in versione orchestrale, poi iniziano le domande. devo ammettere che mi aspettavo più cattiveria invece ho avvertito un clima di distacco e rassegnazione, forse perchè la classica non è il genere di cui si occupano, forse perchè di fronte alla fermezza di chi si dichiara convinto di trovarsi in un nuovo rinascimento si capisce presto che è inutile continuare ad obiettare
giovanni invece era concentrato, si vedeva che voleva essere preciso, darsi un tono da conferenziere, ma sempre nel suo stile personalissimo, tanto è vero che ci ha fatto ridere come suo solito.
tralascio i racconti sul piano chiuso a chiave, sulla recita parrocchiale, sul concerto di napoli, su jovanotti e mi racconto questo aneddoto
"dopo essere stato licenziato dalla soleluna misi un annuncio in conservatorio per organizzare un quintetto d'archi, perchè ritenevo che ci volesse del tempo per provare con dei musicisti le mie composizioni. facemmo prove per un anno ma l'unico concerto che riuscii ad organizzare fu nella scuola media dove insegnavo. era l'ultimo giorno di scuola e fu un fiasco, l'amplificazione era pessima, il concerto fu interrotto a metà perchè una mamma urlò che era pronto il buffet e se ne andarono via tutti"
il primo brano che ha suonato è stato il preludio in sol maggiore per violoncello di Bach, tessendo le lodi di questo autore che a suo parere è il più grande compositore della storia, e il secondo è stato L'idea, che è ispirato proprio a quel preludio
alla domanda sul perchè il pop a volte usa orchestre sinfoniche mentre la classica non usa mai basso elettrico e batteria, ha risposto dicendo che la sua sfida è raccontare il presente con gli strumenti del passato, e che quindi non userà mai strumenti diversi da quelli della tradizione " e poi io sono un conservatore,anzi un reazionario"
ammetto che mentre suonava l'ultimo pezzo mi sono scappate delle lacrimuccie, pensavo a quando ascoltai quel brano per la prima volta, proprio all'auditorium, a com'era allora la mia vita, alla casa in cui per giorni feci risuonare joy a ripetizione, alle persone che maledivano quella mia passione, a quello che è successo dopo, forum compreso....maledetto giovanni, non si fa piangere una fanciulla
finita l'intervista siamo andati a salutarlo, ed è stato molto ma molto felice di vedere una certa persona di cui non farò il nome...insomma, non si dimentica di noi
ce ne siamo andati lasciandolo alle prese con una torta al cioccolato preparata da alcune signore, evidentemente anche loro conservatrici e reazionarie....